Dieci consigli per iniziare a dormire meglio
Mentre si dorme non si pensa, non si lavora, non si è connessi a Internet, non si mangia: è l’unico momento in cui siamo davvero soli con noi stessi, isolati e rilassati (o così dovremmo).
Studi dicono che trascorriamo mediamente 7 anni a letto senza riuscire a dormire, mentre ne passiamo 26 dormendo (un terzo della nostra vita). Qualcuno potrebbe dire che sono anni persi, ma sono quelli che invece ci consentono di vivere a pieno il resto dei nostri giorni e dei nostri anni, pieni di energia e voglia di fare. Senza il sonno, quindi, non esisterebbe la vita.
In questo blog vogliamo parlare dell’importanza del dormire (e quindi vivere) bene e di tutto ciò che vi ruota attorno.
Con la digestione in corso è difficile addormentarsi e dormire bene: il corpo è sotto sforzo poiché cuore e cervello stanno lavorando per digerire quanto mangiato durante l’ultimo pasto della giornata. Meglio andare a letto almeno dopo 2/3 ore dall’ora in cui hai cenato e ricordati anche di mangiare leggero: no a carboidrati e alcolici, sì a cibi integrali, verdura e frutta.
Televisione, computer, tablet e smartphone producono onde elettromagnetiche che non aiutano il corpo a rilassarsi e a dormire: non tenerli in camera da letto. Guarda la tv in salotto, usa il computer in una stanza che non sia quella da notte e ricarica il cellulare in un altro luogo della casa: in questo modo il tuo corpo non sarà disturbato dai campi elettromagnetici e il sonno ne potrà così giovare.
Fare sport, oltre a fare molto bene per mantenere un fisico in forma, allenato e tonico, serve ad arrivare a fine giornata sufficientemente stanchi da avere bisogno di dormire non appena si sfiora il letto. Cerca di fare movimento almeno 30 minuti al giorno e pratica sport almeno 2-3 volte a settimana. Nei prossimi post parleremo anche di quali sport è consigliabile praticare per una vita sana e rilassata.
Le posizioni in cui dormiamo si ripercuotono nelle nostre giornate lavorative e quindi sulla qualità della nostra vita: è importante provare a tenere le posizioni corrette, evitando quelle che potrebbero poi provocare altri problemi come mal di schiena o dolori alla cervicale, ad esempio.
Per evitarli, basta tenere la posizione migliore: quella a pancia in su, ovvero supini, con le braccia lungo i fianchi. Evita invece di dormire a pancia in giù, posizione scorretta che può essere modificata togliendo il guanciale e inserendo un piccolo cuscino sotto alla pancia, all’altezza dell’inguine. Infine, la posizione fetale, ovvero rannicchiati su un fianco, è consigliabile se il fianco è quello opposto al cuore e se si ha un piccolo cuscino tra le ginocchia.
Soprattutto in autunno e in inverno è piacevole, prima di dormire, bere una tazza di tisana fumante: ne esistono di vari tipi e per vari scopi. Tutte, in generale, aiutano a rilassarsi, a digerire meglio e prepararsi ad andare a dormire. Prendi l’abitudine di sorseggiare una camomilla o una tisana alla melissa leggendo un libro: sarai più predisposto a spegnere il cervello e a dormire meglio.
Un bagno o una doccia calda aiutano a riprenderti i tuoi tempi, a coccolarti e a rilassare il corpo preparandolo alla fase di riposo notturno. Chiudi gli occhi e permetti anche alla mente di non pensare (finalmente) a nulla: anche il cervello va abituato a staccare, altrimenti arrivi a letto e non riesci a smettere di lavorare mentalmente.
Rimani ancora un minuto nella doccia e massaggiati il centro della fronte con una goccia di olio profumato (perfetto se è alla camomilla, ma l’importante è che ti piaccia e ti faccia stare bene): si dice che questo punto della fronte favorisca il rilassamento e attivi anche i centri della memoria. Un consiglio? Fallo a occhi chiusi!
Questo è un metodo che noi di Dormire meglio abbiamo sperimentato fin da piccoli: se si desidera sognare nel sonno, iniziare a farlo da svegli è il miglior modo per lasciarsi andare a una favola, a una storia, alle cose belle che ci fanno stare bene e che vorremmo quindi ritrovare anche in un sogno. Quante mamme, da piccoli, ci hanno detto “Pensa a cose belle!” quando stavamo male e non riuscivamo a dormire? E poi, magicamente, tutto passava e ci addormentavamo…
In camera da letto non deve fare né troppo caldo né troppo freddo. Nella stagione invernale mantieni il riscaldamento sui 18-20 gradi: in questo modo si prende sonno più facilmente, il riposo è più rigenerante e si evita di svegliarsi ricoperti di sudore o, al contrario, di avere freddo a mani o piedi.
Anche se al buio totale della notte non si vedono, i colori della tua camera da letto sono importanti per la conciliazione del sonno: prediligi tonalità sull’azzurro chiaro, il bianco o il giallo chiaro. No al rosso, al giallo acceso e a tutti quei colori troppo sgargianti: quelli pastello sono i più indicati per ricreare un ambiente rilassante e ovattato.